01 marzo 2023

Sfide del settore ortofrutticolo

Introduzione

L’estensione delle catene logistiche alimentari impone al mercato grande cura quando ha a che fare con i prodotti ortofrutticoli: frutta e verdura sono caratterizzate da un alto grado di deperibilità e quindi hanno una shelf-life limitata, il mantenimento della corretta temperatura in tutte le fasi della catena del freddo è fondamentale per fornire una garanzia di sicurezza alimentare, e avere una visibilità end-to-end della supply chain è un fattore decisivo per evitare ostacoli e problemi che potrebbero sorgere nelle sue molteplici fasi. In questo settore emerge quindi la necessità di impiegare soluzioni innovative di monitoraggio avanzato per conoscere cosa accade in ogni fase della supply chain, offrire prodotti freschi e sicuri e, in fase di vendita, diminuire drasticamente il reso. 

Dopo aver illustrato alcuni dati sul settore ortofrutticolo, ne considereremo le varie sfide accennando al modo in cui le tecnologie innovative possano essere utilizzate con profitto in questo campo, e infine parleremo delle soluzioni per questo settore offerte da Wenda, una startup italiana supportata da investitori europei che offre l’unico Food Integrity Management hub cross-chain e cross-device, in grado di trasformare il controllo delle supply chain da centro di costo a vantaggio competitivo, migliorando vendite, qualità, e logistica. 

Numeri del settore ortofrutticolo

Insieme a radici e tuberi, frutta e verdura segnano il più alto tasso di perdite e sprechi alimentari rispetto a qualsiasi altro prodotto, che secondo la FAO si assesta al 45%. Le perdite e gli sprechi hanno una distribuzione disomogenea, presentando una netta differenziazione tra Paesi industrializzati e Paesi in via di sviluppo: nei primi, perdite e sprechi si verificano soprattutto al livello del consumo finale, mentre nei secondi le fasi da migliorare sono quelle della trasformazione.

Secondo lo European Statistics Handbook, uno studio prodotto da Fruit Logistica in collaborazione con Fruitnet, nel 2018 in Europa sono stati prodotti 46,9 milioni di tonnellate di frutta e 55,6 milioni di tonnellate di verdura, per un totale della produzione ortofrutticola di 102,5 milioni di tonnellate. 

Il 42% di tutta la verdura è prodotto da Italia e Spagna – Paesi leader nel settore, seguiti da Polonia, Olanda e Francia. I pomodori sono le verdure più importanti in termini di volumi di produzione, seguiti da cipolle e carote. e valgono il 31% della produzione europea. Il commercio di verdura è concentrato in flussi di prodotti tra Paesi UE, e solo il 13% dell’import viene da Paesi terzi.

Spagna e Italia sono leader anche nella produzione di frutta, settore in cui a farla da padrone sono arance e mele: le esportazioni europee di mele nel 2018 hanno toccato quota di 2,47 milioni di tonnellate, alle spalle delle arance (2,64 milioni di tonnellate). Nella maggior parte dei Paesi Ue la mela è al primo posto nella classifica della frutta più consumata, mentre il pomodoro è sul gradino più alto del podio tra le verdure.

Anche il commercio di frutta è concentrato in flussi tra Paesi UE, ma la quota di importazioni da Paesi terzi è molto più alta di quanto non sia per il comparto verdura: infatti, circa il 40% delle importazioni di frutta ha origine da Paesi extra-UE, tra cui Costa Rica, Colombia, Ecuador e Sud Africa.

Il settore ortofrutticolo in Europa vale circa 50 miliardi di euro, il 21% dell’agricoltura europea, con 1,4 milioni di aziende capaci di generare un indotto pari a circa 150 miliardi di euro in valore sul 3% della superficie dell’Unione Europea. In Italia, il valore della produzione ortofrutticola si aggira attorno ai  12 miliardi di euro, il 23% del settore agricolo, con 462.500 aziende per circa un milione di ettari di coltivazione. Un terzo di questa superficie è utilizzato da organizzazioni di produttori: da questi si ottiene circa il 50 per cento sia in quantità che in valore del comparto ortofrutta (Dati di Organizzazioni di Produzione di Italia Ortofrutta – 2018).

 

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Il settore ortofrutticolo in Europa e in Italia (Fonte: FreshPlaza)

 

 

Il raccolto europeo di frutta nel 2018 ha fatto segnare un incremento di circa il 9% rispetto all’anno precedente, per gli ortaggi si è registrata invece una flessione del 7%, anche se i dati sono molto differenti tra Paesi e specie. 

Il mercato più importante all’interno della Ue è di gran lunga la Germania: 5,3 milioni di tonnellate di frutta e 3,2 milioni di tonnellate di ortaggi sono stati importati nel 2018, e l’Italia vi esporta circa il 40% della sua ortofrutta.

A livello mondiale, i due paesi più popolosi – India e Cina – rappresentano i mercati di sbocco più interessanti. Tuttavia, soprattutto in Cina, i regolamenti sulle importazioni rendono  difficile l’accesso al mercato per frutta e verdura europee. Tra l’altro, in India ci sono una serie di sfide correlate alla catena del freddo, tra cui carenza di impianti a temperatura controllata, inadeguatezza della portata della catena del freddo, mancanza di un network territoriale che possa garantire il rispetto della catena del freddo dal produttore al consumatore.

Come si può intuire, il rispetto della catena del freddo è una delle maggiori sfide che il settore ortofrutticolo – non solo in India – deve affrontare, e per questo l’utilizzo di tecnologie innovative può costituire una risorsa preziosa. 

L’innovazione tecnologica in questo settore è rappresentata dall’utilizzo di big data analytics e soluzioni IoT: si punta a raccogliere e analizzare i dati, permetterne una corretta gestione e trasformarli in informazioni utili per le decisioni aziendali. Queste tecnologie possono essere usate per vari scopi, tra cui appunto il monitoraggio avanzato della catena del freddo per tutte le fasi della supply chain, per garantire così al consumatore finale una cornice di sicurezza alimentare.

Sfide industriali

Nel settore ortofrutticolo ci sono molte sfide da affrontare. Qui le analizziamo brevemente, per poi mostrare come una tecnologia innovativa possa essere utilizzata con profitto in quest’area industriale.

Sicurezza e qualità alimentare sono dei principi chiave del settore Food&Beverage in generale e dell’industria ortofrutticola in particolare, poiché direttamente correlati alla salute delle persone. Una gestione corretta e tempestiva delle supply chain, e in particolare della catena del freddo, contribuisce a mantenere la shelf-life del prodotto impedendone il deterioramento, e permette di migliorare i livelli di efficienza e diminuire quelli di reso da parte di retailer e consumatori finali. 

Emerge qui la centralità del tema dell’efficienza produttiva, soprattutto alla luce dei dati già richiamati sulla domanda di frutta e verdura da parte di India e Cina. Per via di questo aumento costante della domanda, l’industria ortofrutticola necessita di sviluppare metodi di produzione più efficienti e coordinati, bilanciandoli però con considerazioni di sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente

L’approvvigionamento di prodotti freschi è un’ulteriore sfida: un numero crescente di nuovi mercati sta emergendo in differenti regioni mondiali (il Medio Oriente è una di queste). L’altissimo livello di concorrenza ha come conseguenza il fatto che ricostituire le scorte e garantire la qualità dei prodotti in tempi utili sta diventando difficoltoso per i produttori. Un’altra necessità per l’industria è di dotarsi di sistemi efficienti e semplici per gestire i dati, al fine di ridurre i costi, risparmiare tempo, garantire una gestione sana della catena del freddo ed essere in regola con le norme di sicurezza alimentare.

A grandi linee, tutti gli attori della supply chain dovrebbero avere accesso agli stessi set di dati a partire da un singolo punto di origine, in modo da possedere informazioni in tempo reale e poter prendere le migliori decisioni possibili.

WENDA: Food Integrity Management Hub per le supply chain dell’ortofrutta

Noi di Wenda, una startup italiana supportata da investitori europei, vogliamo contribuire con le nostre innovazioni tecnologiche a risolvere alcuni dei problemi che si presentano nel settore ortofrutticolo. A questo scopo, offriamo una piattaforma digitale Saas ad abbonamento annuale, che mira a trasformare il controllo della food supply chain da centro di costo a vantaggio competitivo, gestendo le informazioni di integrità del prodotto (ad es. catena del freddo, analisi chimiche, rintracciabilità, date di scadenza).

Il Food Integrity Management Hub di Wenda è una piattaforma web dedicata a tutti gli attori del Food&Beverage che movimentano o gestiscono prodotti deperibili o sensibili, per gestirne le informazioni di integrità; è rapida da implementare, semplice da usare, agisce trasversalmente sia alla catena che a dispositivi e modalità di tracciamento presenti nel mercato. Il Wenda Food Integrity Management Hub fornisce:

  • Panoramica delle analitiche di integrità e dei punti rischiosi della supply chain;
  • Livelli differenziali di accesso ai dati di viaggio, per condividere questi ultimi in tempo reale con clienti, dipartimenti di logistica e qualità, compagnie assicurative, enti regolatori;
  • Wallet in cloud per l’upload e la condivisione dei documenti di viaggio e delle certificazioni di qualità del prodotto, per ogni spedizione o stoccaggio;
  • Integrazione e interoperabilità con diversi sistemi di tracciabilità e data logger, che sono in costante evoluzione.

Come azienda, Wenda è stata accelerata da UniCredit, oltre che da Maersk, Digital Magics e Intesa Sanpaolo. 

Per qualsiasi informazione, per saperne di più su chi siamo, o per prenotare una demo con il Wenda Information Management Hub, invitiamo a visitare il nostro sito web.