28 maggio 2020
Parlano di WENDA – le pagine del vino
ndr – Guido Rossi: mi sono sperticato in complimenti nei confronti di Luciana in vari modi e in varie sedi nelle ultime 24 ore, a partire dalla pagina Facebook di WENDA, quindi cercherò di non esagerare ulteriormente.
Ma devo dire ancora una volta che, molto sinceramente, questo è uno degli articoli più belli che io abbia letto su WENDA. Senza ombra di dubbio!
Vediamo come inizia l’articolo di Luciana:
Così accade su Twitter. Ti segue. Lo segui. Ne fiuti il potere innovativo. Ti colpisce una frase: Wenda unita alla bottiglia permette di monitorare i parametri che ne influenzano lo stato di conservazione, la protegge dalla contraffazione, la trasforma nella porta di accesso all’inebriante mondo del vino.
Tu che sei vintage fino al midollo, ma attratta sempre dalle cose nuove e intuitivamente digital connessa ecco che percepisci in un attimo il cambiamento. E ti piace.
Fai rispondi. Diventi follower, anzi wine follower. Ed ecco che un mondo si apre, si presenta. Si chiama Wenda. Dove la vu doppia è decisamente quella di Wine e il claim associato, expanding the wine experience, ti fa sentire subito al posto giusto. Perché il mondo del vino è andato molto avanti da quando ha iniziato ad avere successo.
Forse non tutti lo hanno capito, ma ci sta, anche perché – devi ammetterlo – è molto giustificata la ritrosia alla modernità e alla tecnologia che corre in un mondo che è contadino nel dna e ha origini e radici che si muovono lente. Che seguono ritmi molto più naturali (forse per fortuna).