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Nell'economia globale, le interruzioni nella supply chain sono all'ordine del giorno. Si pensi alle spedizioni in ritardo o ad altri errori nelle reti logistiche. Qualsiasi operatore nell'area della supply chain ha dovuto gestire un'interruzione causata da eventi come questi appena citati. È un fatto indiscutibile che ciò può ostacolare i piani di produzione o di consegna. Le conseguenze possono arrivare fino al cliente e lungo le linee di prodotto, causando non solo una perdita economica ma anche, in alcuni casi irreparabili, danni reputazionali. Il problema è che quando c'è una visibilità limitata su questi eventi, la soluzione può essere lenta e dolorosa. La maggior parte delle aziende sono costrette a reagire alle interruzioni senza le informazioni essenziali.
Molti operatori della supply chain sanno davvero poco delle loro supply chain. Anche le organizzazioni più mature hanno una vera visibilità in tempo reale su piccole porzioni della loro catena. Inoltre, l’84% dei chief supply chain manager indica la mancanza di visibilità lungo la supply chain come il maggiore punto dolente. Ma cosa significa realmente visibilità della supply chain?
Sicuramente ci sono molte definizioni ben strutturate ma, per restare sul concreto, è importante andare oltre queste definizioni e capirne veramente il significato. La visibilità della supply chain consiste nell'ottenere informazioni on-demand e in tempo reale sullo stato, la condizione e la posizione di prodotti, materiali e inventari in qualsiasi parte del mondo e in qualsiasi punto del percorso della supply chain.
Il percorso della supply chain, naturalmente, comprende la possibilità di avere visibilità su diverse fasi, come dal fornitore al produttore, dal produttore al grossista e così via. Quindi, non si tratta solo di avere una visione dei dati interni, ma di avere dati collegati dai produttori alla consegna finale dei prodotti, prontamente accessibili quando necessario. In altre parole, consentire una visibilità "end-to-end" della supply chain.
La visibilità della supply chain ha assunto maggiore importanza parallelamente al fatto che le aziende hanno esternalizzato parti delle loro supply chain e hanno perso il controllo e la visibilità su ciò che era parte delle loro stesse operazioni. L'inclusione di vari attori nella supply chain aumenta la varietà e la quantità di informazioni coinvolte nel processo e complica la gestione.
“La visibilità può fornire i collegamenti informativi necessari per comprendere i processi della supply chain in corso e ridurre al minimo gli imprevisti.”
Prendiamo per esempio un rivenditore che si sta preparando al lancio di un nuovo prodotto e ha pochissima visibilità sul tempo di arrivo del prodotto. Questo avrà un impatto diretto in primo luogo sulla distribuzione dei prodotti ai negozi, il che creerà un effetto domino su altre attività. Il magazzino che riceve la merce dal fornitore non potrà pianificare le attività in entrata e in uscita; i negozi non potranno pianificare le attività in entrata; il team di marketing non potrà pianificare il lancio di pubblicità e spot televisivi. Inoltre, nel caso di un evento inaspettato, tutto questo si trasformerà in un aumento dei costi operativi, in un cattivo servizio al cliente e persino in una perdita di profitto.
La visibilità della supply chain è costituita da due importanti pilastri: tracciabilità e trasparenza. Questi due termini sono spesso usati in modo intercambiabile.
Molti si riferiscono alla tracciabilità quando in realtà intendono trasparenza, e viceversa. In ogni caso, sono due concetti differenti.
“Comprendere la differenza tra i due concetti è fondamentale per lo sviluppo di un meccanismo funzionante di visibilità della supply chain e per gestire le operazioni critiche.”
Guardiamo questi termini più da vicino.
La tracciabilità è l'operazione che consiste nel tracciare i processi, i prodotti e i loro input, dall’inizio della supply chain attraverso la produzione, fino al consumo finale. In parole povere, si tratta di ottenere informazioni granulari sui prodotti e i processi. Mentre la tracciabilità di prodotto assicura l'accuratezza delle informazioni inclusi origine, composizione, dati di batch-lot e sulle condizioni di prodotto, la tracciabilità di processo garantisce informazioni accurate su localizzazione, status, milestone e altre informazioni operative.
Lo scopo della tracciabilità è di fornire informazioni elettroniche sulla storia dei movimenti di prodotto, incluse tutte le modifiche alla catena di custodia nel tempo, e di poter individuare chi è il proprietario di un dato prodotto in un dato momento. Quando la tracciabilità è garantita, si può identificare la posizione esatta e le condizioni di una specifica unità di prodotto, oltre all’azienda (o il business partner) che la possiede.
La trasparenza, d’altro canto, può essere vista semplicemente come un’attività di mappatura della supply chain, raccogliendo informazioni di alto livello come le componenti di un prodotto, i nomi dei fornitori, la posizione degli impianti, le certificazioni associate, etc. Secondo Business for Social Responsibility (BSR), la trasparenza è definita così: quali dati devono essere trasparenti, per chi, quanto spesso, o quando¹.
Chi: chi necessita della visibilità e dell'accesso alle informazioni della supply chain?
Cosa: quali informazioni vengono condivise, in che formato e a che scopo?
Quando: quanto spesso verranno condivise e aggiornate le informazioni?
Se paragoniamo tracciabilità e trasparenza, possiamo notare che la tracciabilità ha a che fare con la generazione di dati riguardo origine, posizione e condizioni del prodotto, mentre la trasparenza ha a che fare con la comunicazione di queste informazioni. Dunque, la tracciabilità si concentra meno sul mappare l’intera supply chain end-to-end e più sul seguire certi gruppi di componenti od ordini di acquisto mentre si muovono lungo la supply chain.
“Infine, la tracciabilità si affida alla trasparenza: senza trasparenza, è virtualmente impossibile raccogliere informazioni più dettagliate.”
Tracciabilità e trasparenza si combinano per aiutare le aziende a ottenere migliore visibilità delle loro supply chain globali e assicurare il rispetto dei requisiti di sicurezza, sostenibilità, responsabilità sociale. Le aziende possono accedere ai propri dati operativi solo dopo aver identificato chi c’è nella propria supply chain e quale dei propri partner di supply chain raccoglie queste informazioni. Dopo che la trasparenza è assicurata, l’azienda si può concentrare sulla raccolta di dati granulari e può garantire la tracciabilità.
Trasparenza e tracciabilità, insieme, consentono alle aziende di offrire un miglior servizio al cliente, identificare i punti dolenti, rispondere ai cambiamenti nella domanda, gestire efficacemente i richiami e certificare prodotti e processi sostenibili. Supportano la gestione del rischio, la protezione del brand e il customer engagement lungo i network di supply chain.
La completa trasparenza e l'identificazione ben studiata delle aziende e delle organizzazioni all'interno della supply chain a ogni livello aiutano la valutazione del rischio e la prioritizzazione dei fornitori e delle azioni all'interno di una strategia di sourcing sostenibile. Semplicemente, sapere chi sono i partner commerciali e quale ruolo e impatto hanno sulla supply chain aiuta a ridurre il rischio di prodotti contraffatti e a mitigare i rischi di componenti di qualità inferiore. L'utilizzo di prodotti di qualità superiore si tradurrà in un vantaggio competitivo.
La tracciabilità del prodotto, d'altra parte, ridurrà al minimo i rischi legati a sprechi o perdite di prodotto. Pertanto, le informazioni dettagliate sui prodotti aumenteranno l'efficienza operativa grazie alla riduzione nell'inventario dei prodotti perduti, ai giri d'inventario più rapidi e, per i prodotti sensibili alla temperatura o all'umidità, al monitoraggio delle condizioni in tempo reale.
“Si potrà intervenire appena in tempo, se non con largo anticipo, per risolvere le interruzioni o per mitigare i rischi.”
Si ridurrà anche lo sforzo richiesto per raccogliere e processare i dati e i report (ad es. durante gli audit). Questo aiuterà ad allocare meglio le risorse interne e ad aumentare l’efficienza.
I dati granulari e le informazioni complete sullo status, la condizione e la posizione dei vostri prodotti non solo aiutano a fornire una migliore esperienza al cliente e a consolidare l'immagine del brand, ma garantiscono anche la sicurezza dei prodotti. Non è sbagliato dire che la tracciabilità e la trasparenza possono aiutare ad aumentare le vendite attirando nuovi clienti, che sono alla ricerca di prodotti tracciabili e verificabili.
Oggi i governi, i consumatori e altre parti interessate mettono le aziende sotto pressione per divulgare più informazioni sulle loro supply chain. Per esempio, le aziende alimentari ricevono questa pressione per condividere più informazioni sugli ingredienti, sul benessere degli animali e sulle frodi alimentari.
“Uno studio condotto dalla MIT Sloan School of Management mostra che i consumatori possono essere disposti a pagare dal 2% al 10% in più per i prodotti delle aziende che forniscono la trasparenza della supply chain.”
Un altro studio, condotto dall'Università di Milano in collaborazione con Wenda, ha mostrato un risultato simile: l'89% dei consumatori ha dichiarato che la propria preferenza d'acquisto sarebbe influenzata positivamente dalle aziende che utilizzano sistemi di tracciabilità e monitoraggio dei trasporti. Il 62% dei consumatori è disposto a pagare un costo aggiuntivo quantificabile in una scala da 1 a 3 con un valore medio di 1,50€ per i servizi che assicurano la sicurezza alimentare². Questo sottolinea l'importanza della tracciabilità e della trasparenza.
Quindi, sapere cosa sta succedendo a monte della supply chain ed essere in grado di comunicare queste informazioni agli stakeholder a valle è l’unico modo di allentare la pressione e rispondere a queste richieste.
Chi opera nella supply chain sa bene che avere visibilità lungo tutta la catena è un requisito urgente, e tuttavia non è sempre chiaro come ottenerlo. Il percorso che porta alla visibilità della supply chain è intricato e circondato da varie sfide, ma non è impossibile. Abbiamo raccolto alcuni passaggi fondamentali che potranno aiutare a strutturare una visibilità della supply chain operativa al 100%.
“Il primo obiettivo dovrebbe essere di costruire i due pilastri fondamentali della visibilità della supply chain: tracciabilità e trasparenza.”
In altre parole, c’è bisogno di raccogliere le informazioni granulari sui prodotti e i processi, e di identificare quali sono le informazioni da condividere, con chi e quando.
Di seguito, 4 passaggi per raggiungere questo obiettivo, ordinati dal più semplice al più complesso:
Il primo e fondamentale passo da compiere è la digitalizzazione di tutti i registri cartacei e dei processi manuali. Senza una fonte digitale, non è possibile iniziare il percorso verso la visibilità e raccogliere informazioni accurate sulle operazioni. Questa sarà la base del lavoro di tracciabilità che fornirà informazioni elettroniche sulla cronologia dei prodotti e dei processi. La gestione digitale dei registri non solo permetterà di immagazzinare ed elaborare una grande quantità di dati sia all'interno dell'organizzazione sia all'esterno, ma porterà anche alla trasparenza attivando varie modalità di condivisione delle informazioni.
Se l'azienda ha già superato questo primo traguardo, probabilmente si può portare questa digitalizzazione al livello successivo utilizzando tecnologie come Cloud, Big Data, API e IoT. Queste tecnologie miglioreranno le capacità di archiviazione ed elaborazione, semplificheranno il processo di condivisione dei dati e cattureranno informazioni invisibili come i dati sulle condizioni di prodotto.
“Successivamente, avere una chiara strategia dei dati è imperativo.”
È poi necessario gestire e standardizzare i dati raccolti. La pulizia e la definizione di modelli coerenti di dati possono aiutare a utilizzare i dati in modo sistematico e a tradurli in informazioni significative.
Dopo aver costruito le fondamenta della visibilità, ci si dovrebbe assicurare che sia abbastanza robusta da sopportarne il peso.
“In questa fase, la sfida è di ottenere trasparenza sia internamente sia esternamente.”
Una volta che si ha una chiara comprensione di tutti gli attori della propria supply chain, si è in grado di sapere chi è in possesso di quali informazioni, e si può finalmente attivare un meccanismo per condividerle.
Tuttavia, ottenere le informazioni non è sempre facile. Se pensiamo alla visibilità delle merci, per esempio, la maggior parte delle organizzazioni hanno un accesso limitato ai dati, vengono avvisate solo quando le loro spedizioni raggiungono i punti di controllo – come un porto marittimo – ma non conoscono la posizione e le condizioni dei loro prodotti mentre sono in transito. Se una certa parte di un prodotto viene danneggiata o smarrita durante il trasporto, può essere estremamente difficile sapere dove e quando il danno ha avuto luogo.
Un'altra difficoltà può essere che i dati siano bloccati nell'ERP, TMS o altro software legacy: questi sistemi in silos non condividono i dati tra loro.
L'unica soluzione è trovare la giusta piattaforma di connettività. Questa piattaforma dovrebbe essere tecnologicamente agnostica e neutrale, cioè in grado di integrarsi indipendentemente dalle tecnologie o dai sistemi di esecuzione in uso. Dovrebbe essere in grado di connettere tutti gli attori chiave e garantire che tutte le parti interessate possano accedere facilmente ai dati.
Si arriva così alla terza tappa del percorso dopo aver costruito con successo i due pilastri della visibilità della supply. Ora si può entrare nei dettagli.
Interpretare e sfruttare i dati granulari che sono stati raccolti permetterà di gestire proattivamente le eccezioni prima che si verifichino, facendo risparmiare all'azienda tempo e denaro e mantenendo un alto livello di soddisfazione dei clienti. Essere in grado di identificare i problemi e i punti critici darà la possibilità di scoprire le opportunità di miglioramento.
“La visibilità completa della supply chain non è solo il poter vedere il quadro generale, ma è vederlo in alta definizione, con tutti i dettagli.”
Data analysis, Intelligenza Artificiale e Machine Learning sono le tecnologie abilitanti per questa fase.
Una volta digitalizzati i dati, riuniti tutti i dati affidabili e sfruttati per ottenere intuizioni affidabili che hanno portato a decisioni più guidate dai dati, significa che si è arrivati con successo al traguardo finale del proprio percorso.
Diminuire gli sforzi di visibilità della supply chain è un errore comune fatto da molte organizzazioni in questa fase.
“Essere arrivati a questo punto può dare un falso senso di sicurezza, ma si deve ricordare che il nuovo ambiente digitale di oggi richiede un approccio collaborativo alla gestione della supply chain.”
Per ottenere il meglio delle capacità di tutti i partner commerciali in un unico ambiente, si dovrebbe sviluppare un network esteso di supply chain.
In passato, era sufficiente catturare le informazioni sui prodotti nelle tappe del processo. Tuttavia, nella supply chain di oggi questa pratica è lontana dal soddisfare i requisiti delle organizzazioni per la visibilità della supply chain.
Oggi i consumatori si aspettano di avere prodotti consegnati nel più breve tempo possibile. C'è una grande pressione sulle catene di approvvigionamento per soddisfare queste aspettative flessibili dei consumatori. I manager della supply chain devono assicurarsi che i prodotti giusti siano nel posto giusto al momento giusto, preventivati in modo appropriato e riforniti secondo necessità.
Avere una visibilità limitata o statica sulla catena non può garantire l'accesso al quadro generale in tempo reale per gestire ogni aspetto della catena, e inoltre può comportare rischi e inefficienze.
“Per tutte queste ragioni, oggi, la visibilità della supply chain si sta spostando da "indicazione di un punto nel tempo" a "presentazione della sequenza di cose" lungo la catena.”
La visibilità costante in tempo reale della supply chain ha la capacità di fornire avvisi in caso di eventi distruttivi. Questo permette alle aziende di intraprendere immediate azioni correttive e di risolvere i problemi essenziali per il business.
Si pensi per esempio al trasporto di gelati, un processo che richiede un particolare controllo della temperatura. Un aumento della temperatura a un certo punto durante il trasporto può causare il deterioramento del prodotto. L'autista può anche non essere consapevole della situazione e può arrivare al punto di consegna e imbattersi in questa spiacevole situazione. Essere all'erta in caso di questi eventi ed essere in grado di comunicare queste informazioni ai clienti può prevenire diversi rischi aziendali.
Con una soluzione completa di visibilità della supply chain dove i pilastri della tracciabilità e della trasparenza sono solidi, questo è possibile.
Una visibilità completa della supply chain è possibile solo attraverso la tracciabilità e la trasparenza. Il futuro della visibilità della supply chain riguarda la raccolta di informazioni granulari sia sui prodotti che sui processi, la condivisione di queste informazioni con le giuste parti interessate al momento giusto, la capacità di dare un significato alle informazioni raccolte e, infine, la costruzione di un network esteso di supply chain.
Supply Chain Visibility: Traceability, Transparency, and Mapping Explained | Blog | BSR
Questi sono i risultati di un questionario somministrato dal Dipartimento di Scienze Veterinarie per la Salute, la Produzione Animale e la Sicurezza Alimentare "Carlo Cantoni" (VESPA) dell’Università di Milano dal 12 maggio al 12 giugno 2021, che ha coinvolto 303 persone. Il questionario è stato somministrato come studio preliminare per il Manuale delle Buone Pratiche Operative (GHP) scritto dall’Università di Milano in collaborazione con Wenda per il progetto Last Mile Safe Food Delivery. Per maggiori informazioni, si prega di contattare Wenda.